Dalla mano di Toro Albalá arriva Don PX 1945 , un vino liquoroso della DO Montilla-Moriles che contiene Pedro Ximenez, uva bianca utilizzata nel sud della Spagna, nei vigneti di Jerez, Malaga e Montilla-Moriles.
Il Capovilla Bierbrand legno è un distillato di birra, l'ingrediente base di questo particolare distillato, è di prima qualità ed è prodotta appositamente dal birrificio Theresianer per Vittorio Capovilla. Questa viene sottoposta alla doppia distillazione a bagnomaria e poi viene lasciata affinare in botti di rovere, per un periodo che dura non meno di 48...
Questo Mortlach di 34 anni è il risultato di una lenta maturazione in botti Hogshead di ricarica prima di essere imbottigliato in botte a 52° dal famoso imbottigliatore indipendente scozzese Gordon&Macphail. Questa eccezionale annata fa parte della prestigiosa gamma Connoisseurs Choice, che comprende una delle migliori selezioni di botti uniche.
Nella sua costante ricerca di materie prime di grande qualità, Capovilla ha seleziona una grande varietà di frutti autoctoni e dalle caratteristiche uniche, che utilizza per i suoi distillati.
Laphroaig invecchiato 33 anni fa parte di ‘The Ian Hunter Story’, una serie in quindici parti di rari single malt invecchiati, che celebra i capitoli della vita di Ian Hunter, l’ultimo membro della famiglia fondatrice della distilleria.
Single malt di 26 anni del potente Lagavulin, maturata in botti di primo riempimento Pedro Ximénez e Oloroso stagionate con sherry, creando un profilo aromatico che vanta potenti note di torba e un'intensa audacia di sherry.
Lo Speyside Single Malt Scotch Whisky della Glen Keith, prodotto in sole 390 bottiglie, è un distillato di chiara eccellenza; conquista fin dal primo sorso e fa venire voglia di partire alla scoperta della magnifica terra che gli ha dato i natali. Provatelo e scoprirete che i motivi per amarlo sono davvero infiniti.
Sono state fornite varie date per l'istituzione della Glen Garrioch Distillery, ma è probabile che sia avvenuta in ritardo nel 1785, rendendola una delle più antiche distillerie attive in Scozia. Imbottigliato nel 2021 di Samaroli, 328 bottiglie prodotte.
Fiore all’occhiello del gruppo giapponese Suntory, è un blend di oltre 10 whisky di malto con vari invecchiamenti, provenienti dalle distillerie Yamazaki, Hakushu e Chita, e di un assemblaggio in 5 diversi tipi di botte.
Single Malt prodotto in edizione limitata, e nato da una selezione di Single Malt lasciati maturare per cinque anni in barrique ex-Cognac, e poi trasferiti per dieci mesi in botti precedentemente usate per l’invecchiamento di vino rosso.
Per questo single malt Akashi invecchiato 6 anni dalla distilleria White Oak, il whisky è stato invecchiato in botti di Cognac prima di trasferirli in una botte di vino bianco di primo riempimento per un periodo di finitura di 10 mesi.
Questa espressione di whisky è stata lasciata maturare in botti di vino rosso prima dell'imbottigliamento, conferendo una generosità di dolcezza di frutta scura al whisky.
Potente e deciso, questo Single Malt prodotto dalla White Oak Distillery viene fatto affinare per due anni in botte di rovere americano e per ulteriori 3 anni in botte ex-sherry, che conferiscono il particolare colore e gli aromi.
I Kurayoshi sono uno dei pochi whisky artigianali giapponesi, creati all'ombra del monte Daisen, presso la distilleria Matsui, i whisky beneficiano delle acque cristalline della montagna e di oltre un secolo di esperienza.
I Kurayoshi sono uno dei pochi whisky artigianali giapponesi, creati all'ombra del monte Daisen, presso la distilleria Matsui, i whisky beneficiano delle acque cristalline della montagna e di oltre un secolo di esperienza.
Lo Speyside Single Malt Scotch Whisky della Glentauchers ha una veste sontuosa e complessa; è ricco di sfaccettature e profumi opulenti. È un distillato da assaporare con l'appropriata lentezza.
I distillati, anche chiamati acquavite, sono bevande spiritose prodotte attraverso un processo di distillazione di prodotti vegetali contenenti zucchero. Un distillato, pertanto, può derivare dai cereali, da tuberi amidacei, dai frutti e, ovviamente, dal vino.
La tecnica di produzione del distillato è a...
I distillati, anche chiamati acquavite, sono bevande spiritose prodotte attraverso un processo di distillazione di prodotti vegetali contenenti zucchero. Un distillato, pertanto, può derivare dai cereali, da tuberi amidacei, dai frutti e, ovviamente, dal vino.
La tecnica di produzione del distillato è antichissima. Già nell’antica Babilonia e in Egitto, infatti, si eseguiva la distillazione del vino e del sidro. La sua diffusione in occidente, invece, si deve alla Scuola medica salernitana, che la utilizzava per produrre acquavite di vino a scopo curativo.
Il processo di produzione distillati è abbastanza semplice e si divide in sei passaggi, che di seguito vedremo nel dettaglio:
La prima fase prevede la preparazione del mosto: a seconda della materia prima scelta, si procede alla spremitura, macinatura, pressatura o qualsiasi altra operazione necessaria a ottenere la disgregazione. Successivamente, si procede all’aggiunta di lieviti accuratamente selezionati secondo le esigenze delle diverse materie prime. Quindi si passa alla seconda fase.
Dopo l’aggiunta dei lieviti, cioè dei saccaromiceti, inizia il processo di fermentazione del mosto. Questa fase, nel giro di tre o quattro giorni, condurrà alla trasformazione degli zuccheri in alcol. In breve, infatti, il liquido fermentato produrrà circa il 12% di alcol etilico, oltre ad altre sostanze.
La terza fase è quella che caratterizza questo prodotto, la distillazione. L’obiettivo di questa lavorazione è quello di separare i componenti volatili della sostanza da quelli liquidi, attraverso la somministrazione di calore. In questo modo, aumenta la concentrazione di alcol nella sostanza e si può scegliere la presenza delle sostanze che andranno a conferire aromi particolari al distillato. Esistono due diverse procedure di distillazione: quella ottenuta con l’alambicco continuo, tipico di vodka, grappa, brandy, gin, rum, tequila e whisky di cereali; quella ottenuta con l’alambicco a caldaia (anche detta discontinua), attraverso cui si producono whisky di malto, cognac, brandy e grappe.
Dopo la fase di distillazione, il prodotto subisce un processo di stabilizzazione. Pertanto, viene riposto in acciaio, in maniera da ridurre i sentori più pungenti del distillato. In questa fase, inoltre, si può aggiungere dell’acqua distillata in maniera da ridurre il grado alcolico del prodotto finale. A seguire, è possibile refrigerare il distillato fino a -10 °C, così da far precipitare le impurità che saranno successivamente filtrate.
Questa fase, che varia a seconda della tipologia di materia prima, è un’altra di quelle che andranno a caratterizzare il prodotto finale. L’invecchiamento, infatti, può avvenire in botti di legno, che a seconda dell’essenza possono conferire particolari aromi al distillato. Questa lavorazione, tuttavia, non è prevista per tutti i distillati.
Una lavorazione, mille distillati
Come detto, i distillati si ottengono mediante distillazione di liquidi zuccherini. A seconda della materia prima impiegata per la produzione del distillato, e delle lavorazioni specifiche, è possibile ottenere differenti tipologie di distillato:
Esistono numerosi altri distillati, che per esempio fanno uso di radici, di tuberi, sidro e molto altro ancora. Alla fine, comunque, il processo è pressapoco lo stesso, ma regala prodotti molti diversi fra loro.
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