La tenuta Castello del Terriccio si trova a Castellina Marittima, in provincia di Pisa. In questo territorio collinare, la viticoltura risale ai tempi degli Etruschi, che tra l’800 e il 500 a.C. dominavano questo tratto di Toscana. Le rovine del castello di Doglia, detto del Terriccio, sono di origine Medioevale. Strategicamente posizionato in cima alle colline, svolgeva la funzione di torre d’avvistamento delle navi nemiche. La moderna storia di Castello del Terriccio ha inizio nel primo dopoguerra, quando la tenuta viene acquisita dai conti Serafini Ferri. Fino agli anni ‘70, la tenuta era ancora conosciuta prevalentemente per l'attività cerealicola, ma nel tempo è stata superata in notorietà e importanza dalla coltivazione di vigneti destinati alla produzione di vini pregiati: dai 25 ettari vitati nel 1980 si è passati agli attuali 60. Per la viticoltura sono state scelte solo le parcelle più vocate, con le migliori esposizioni al sole e alle brezze marine.
Il suo nome, "luogo dei sassi", deriva da un lato dalla pietra presente nel sottosuolo di questi terreni che è servita alla costruzione della maggior parte dei fabbricati presenti sul lato del podere dove si trovano gli impianti chiamati "Tassinaia".
Il suo nome, "luogo dei sassi", deriva da un lato dalla pietra presente nel sottosuolo di questi terreni che è servita alla costruzione della maggior parte dei fabbricati presenti sul lato del podere dove si trovano gli impianti chiamati "Tassinaia".
Vino relativamente recente per l'azienda del Terriccio, che ha voluto chiamarlo con il suo stesso nome. Già dal debutto con l'annata 2000 è risultato vincitore del premio Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Le uve vengono raccolte e vinificate separatamente dopo un'accurata selezione.
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