Tutto ruota attorno al nome di Vittorio Fiore, classe 1941, originario della provincia di Bolzano e consulente enologo di professione. Siamo agli inizi degli anni ’70, quando Vittorio, dopo aver completato gli studi prima a San Michele all’Adige poi a Conegliano, comincia a collaborare con alcune importanti realtà vitivinicole del nord Italia, intraprendendo di fatto un cammino che, di lì a poco, lo porterà a trasferirsi in Toscana, dove approderà esattamente nel 1979. Ma il vero sogno nel cassetto di Vittorio Fiore, si materializza nel 1991, quando insieme con la moglie Adriana Assjè di Marcorà, acquista sulla collina di Ruffoli, nel comune di Greve in Chianti, alcuni appezzamenti di terreno incolti, tra cui vi erano anche antichi vigneti abbandonati. È nata in questa maniera l’azienda vitivinicola Podere Poggio Scalette, oggi realtà che conta circa quindici ettari vitati, e produce in media oltre 65mila bottiglie all’anno. Accanto a Vittorio e alla moglie Adriana, attualmente ci sono anche i figli Jurij, Roberto e Alessandro, che si occupano rispettivamente della coordinazione aziendale, del mercato italiano e del mercato estero. Tra i filari, si incontrano piante che arrivano anche a 85 anni d’età, e a dominare è in assoluto la varietà del sangiovese. Viti che crescono su suoli principalmente composti da sabbia e galestro, sono curate in maniera maniacale, e producono uve tanto schiette quanto pregiate. Grappoli che in cantina sono lavorati e interpretati seguendo e rispettando le più antiche tradizioni contadine, così da arrivare a ottenere vini da considerarsi, senza ombra di dubbio, tra i migliori del territorio del Chianti Classico. Caratterizzate da una naturale finezza e contraddistinte da una particolare eleganza stilistica, dal “Carbonaione” fino al “Capogatto”, le etichette che riportano sovraimpresso il nome di “Podere Poggio Scalette”, sono tutte sinonimo di vini eccellenti e pregiati, di alto livello qualitativo, moderni ma allo stesso tempo altamente territoriali.
Il Carbonaione è l’espressione di un singolo vigneto di sangiovese di ottant’anni d’età, coltivato nelle terre dell’Alta Valle della Greve, pensato da Vittorio Fiore, che lo ha creato dopo lunghi anni di studio ed esperienze.
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