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Una bottiglia intrisa di significato e sapori dunque, dove chardonnay, friulano e sauvignon danno vita a profumi unici, che proseguono anche quando il sorso è terminato.
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Annata | 2015 |
Nazione | Italia |
Provenienza | Friuli Venezia Giulia |
Alcol | 13% |
Denominazione | Collio Bianco DOC |
Vitigno | 50% Friulano 30% Chardonnay 20% Sauvignon |
Tipologia | Bianco fermo |
Formato | 75cl |
Giallo dorato, all' olfattivo si caratterizza per le note intense e penetranti, dove si riconoscono note di lavanda, frutta tropicale e miele d’acacia, accompagnate da sentori iodati e minerali. In bocca è elegante, con un’evidente nota sapida e acida, che contribuisce a dare freschezza.
Annata | 2015 |
Nazione | Italia |
Provenienza | Friuli Venezia Giulia |
Alcol | 13% |
Denominazione | Collio Bianco DOC |
Vitigno | 50% Friulano 30% Chardonnay 20% Sauvignon |
Tipologia | Bianco fermo |
Formato | 75cl |
La storia dei Collavini inizia a Rivignano nel 1896. Eugenio, il fondatore, forniva vini alle famiglie nobili di Udine ed alle botteghe. La guida poi passa a Giovanni, che attraversò ben due guerre alla fine delle quali i commerci ebbero, come sappiamo, una veloce accelerazione, mentre si affermava l’enologia, dando ai vini una qualità fino ad allora sconosciuta. Sarebbe stato Manlio, figlio di Giovanni, a cogliere quei primi segnali di forte cambiamento, quasi anticipandoli. Fu tra i primissimi a portare i vini friulani nel mondo. Nel 1966, trasferisce le cantine a Corno di Rosazzo, dove acquista il castello Zucco-Cuccanea (1560). Fu un antesignano nel credere al Pinot grigio vinificato in bianco (era il 1969) e nel 1971 crea Il Grigio, spumante che fece tendenza, al quale poi si aggiunse la Ribolla Gialla brut. Oggi la Collavini è una Srl “familiare” che vede, accanto a Manlio, i figli Giovanni, Luigi ed Eugenio.
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La storia dei Collavini inizia a Rivignano nel 1896. Eugenio, il fondatore, forniva vini alle famiglie nobili di Udine ed alle botteghe. La guida poi passa a Giovanni, che attraversò ben due guerre alla fine delle quali i commerci ebbero, come sappiamo, una veloce accelerazione, mentre si affermava l’enologia, dando ai vini una qualità fino ad allora sconosciuta. Sarebbe stato Manlio, figlio di Giovanni, a cogliere quei primi segnali di forte cambiamento, quasi anticipandoli. Fu tra i primissimi a portare i vini friulani nel mondo. Nel 1966, trasferisce le cantine a Corno di... Continua a leggere
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