I Primeurs a Bordeaux, anche detti En-Primeur, sono un modo di comperare i vini ed i millesimi più ricercati quando sono ancora in barrique, offrendo così ai clienti l'opportunità di investire in un vino particolare prima che sia messo in bottiglia e a disposizione sul mercato. Ogni primavera (ad aprile), centinaia di professionisti del vino affluiscono a Bordeaux per l'apertura della campagna primeurs. Più di 150 tra i più grandi châteaux accolgono giornalisti, acquirenti, importatori, rivenditori ed altri professionisti del mondo intero per degustare i campioni dell'ultima annata, direttamente estratti dei barili. In seguito, vengono rivelati i prezzi dagli châteaux ed i commercianti possono allora comperare i vini En Primeur. Tuttavia, non tutti i commercianti hanno accesso ai vini di questi châteaux; occorre imperativamente essere collocati nella “Place de Bordeaux".

Andamento climatico 2016 a Bordeaux

Dopo una buona annata come quella del 2015, sembrerebbe che il 2016 si annunci, in tutta la sua potenza, denso, omogeneo ed equilibrato. Per molti professionisti del vino, nel binomio 2015/2016, il 2016 sembra avere la meglio.

Dopo un inverno mite e un risveglio della vite precoce, la primavera rallentata il ciclo vegetativo e permette una graziosa sintesi aromatica. La vite lavora in fotosintesi il giorno e si riposa durante la notte. Da gennaio a giugno si constatano numerose piogge, quasi l’equivalente di un anno intero, con un addolcimento verso la fine che ha permesso finalmente la fioritura. In seguito, l’estate è stata particolarmente calda, con solo 7mm di pioggia da luglio a settembre. Un’eccezione per Bordeaux!
Questa siccità comporta uno sforzo idrico eccessivo (soprattutto per le viti più giovani, con radici non troppo profonde e quindi incapaci di trovare l’idratazione necessaria) e blocca così la maturazione delle uve in alcuni lotti. Si attendeva la pioggia con impazienza; martedì 13 settembre, l'equivalente di 40mm d'acqua idrata le viti e le porta alla loro maturazione. L’invaiatura è stata compatta ed omogenea, con vendemmie tardive – il 2016 fa parte dei millesimi molto tardivi – che si sono dispiegate su un periodo lunghissimo. Gli stock, relativamente consistenti, hanno permesso rendimenti elevati su tutto il territorio bordolese (20% superiore al 2015 per i Grands Crus) con 50hl/ha.

“Quest’annata possiede del genio, dell’inabituale, dell’inspiegabile. Una favolosa e rara combinazione con un equilibrio perfetto tra la fantastica qualità dei tannini, dell’alcool moderato e dell’acidità sostenuta ma impercettibile”

En Primeur

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