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Elenco dei prodotti per la marca Fattoria San Lorenzo
Non è possibile parlare del Verdicchio dei Castelli di Jesi - quello che può essere considerato come uno tra i più grandi vini bianchi italiani - senza sottolineare quella che è la personalità di Natalino Crognaletti, vera e propria anima di quella splendida realtà vitivinicola marchigiana che porta il nome di “Fattoria San Lorenzo”. Dalla cantina di Montecarotto - per inciso la provincia è quella di Ancona - escono infatti stagione dopo stagione, vendemmia dopo vendemmia, vini di straordinaria espressività, eleganti e distesi, tra i migliori esempi non solo delle Marche ma di tutto quello che è il palcoscenico enologico dell’intero Centro Italia. Una storia dalle radici lontane che si tramanda di padre in figlio ma che conosce una vera e propria svolta sul finire del secolo scorso, nel 1995 per la precisione, quando Natalino prende le redini dell’azienda imponendosi da subito all’attenzione degli appassionati e degli esperti grazie a bottiglie ricche di personalità, fulgidi esempi di quella tradizionalità oggi così ricercata e così tanto osannata. La cantina può contare al momento su un’estensione vitata di circa trenta ettari, dove le piante che raggiungono anche i cinquant’anni d’età, regalano grappoli che si traducono in una media annuale di circa 80mila bottiglie. Vini bianchi che sanno coniugare finezza e struttura verticale, dal più semplice Verdicchio “di Gino” fino al mitico “Campo delle Oche” Riserva. Vini rossi strutturati e al tempo stesso sempre caratterizzati da una certa freschezza e da una grande beva, dal Rosso Piceno “di Gino” fino ai diversi “cru” aziendali, quali il “Vigna Burello” o il “Vigna Paradiso”. Bottiglie sempre figlie di un approccio particolarmente rispettoso dell’ambiente, per cui i vigneti sono trattati unicamente con rame e zolfo, senza prodotti di sintesi e senza mai far ricorso a diserbanti chimici. Etichette che rappresentano la più alta espressione enologica del territorio delle Marche, e che sono in particolare da collocare sui gradini del podio della denominazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi.